domenica 1 dicembre 2013

mercoledì 23 ottobre 2013

La fuga del cargo Conestoga

 
«Cargo Conestoga, non avete l'autorizzazione al lancio! Voglio il comandante in comunicazione» urlò qualcuno via radio dalla torre di controllo.
Naturalmente non ricevette risposta.
Larsson e i suoi compagni, attraverso i finestrini del trasporto guardarono sfilare l'immensa stazione, con le sue dodicimila persone che la popolavano. Con le sue trenta navi commerciali ormeggiate e con la miriade di piccoli velivoli di assistenza che si muovevano intorno.
«Motori al massimo. Dobbiamo allontanarci in fretta per fare il salto».

sabato 19 ottobre 2013

Arrivarono da Canopo


 
Erano dei piccoli uomini quelli che arrivarono dalla stella Canopo. Avremmo potuto chiamarli semplicemente nani, se solo fossero stati umani. Ma non lo erano... erano umanoidi, perché avevano due braccia e due gambe e una sola testa, sembravano le nostre grottesche caricature, ma a parte questo, scoprimmo ben presto che niente ci legava a loro.
Non avevano intenzioni ostili. Il loro pianeta era irrimediabilmente devastato e ci chiesero asilo.

venerdì 18 ottobre 2013

Guardia Imperiale


 
Le guardie imperiali sparavano ma i loro colpi continuavano a rimbalzare sugli avversari, un soldato se ne rese conto nel caos della battaglia, vide cadere l'uomo accanto a lui, poi un altro alla sua sinistra, e poi un altro ancora.
Gettò il suo fucile al plasma e si dette alla fuga, ma fece pochi metri perché un colpo lo prese in piena schiena e cadde bruciato a terra.
«I disertori saranno giustiziati all'istante, è chiaro per tutti?» disse l'ufficiale imperiale che gli aveva sparato, rivolto agli altri.
Questi lo osservarono per un attimo e poi ripresero a sparare più terrorizzati di prima.

giovedì 17 ottobre 2013

Il Tecnocrate


 
I Tecnocrati dell'imperatore scrutarono a distanza il secondo mondo in orbita attorno a Proxima Centauri. Analizzarono le risorse e scoprirono che erano talmente misere da rendere controproducente qualsiasi missione di estrazione. Quando i dati finali furono consegnati all'Imperatore, questi decise il nome da dare a quel pianeta: Arconte.
Perché Arconte è colui che comanda, è il più nobile tra i guerrieri... è ricco. E quel pianeta così pezzente avrebbe portato d'ora in poi quel nome in segno di disprezzo, per sottolineare quello che in realtà non era.

lunedì 14 ottobre 2013

Living Force Magazine n° 40 autunno 2013




Il fan club italiano di Star Wars esce, in questi giorni, col numero 40 della rivista Living Force, legata alla saga di George Lucas, ma anche alla fantascienza in genere. E io sono orgoglioso per averne illustrata la copertina... in omaggio ai 30 anni de "il ritorno dello Jedi".

venerdì 22 marzo 2013

Zeist


Le unità zeist combatterono al fianco degli umani, contro altri umani. Sembravano solo bestie. In realtà erano creature molto intelligenti.

venerdì 15 febbraio 2013

Un lettore

«…E ora sentiamo cosa ne pensa di Archon, il cosmonauta Borislav Severcov, attualmente in forza alla base venusiana Salyut 27; a proposito, nessuno sapeva che la Terra avesse una base su Venere. Vero, signor Severcov?»
«Nessuno lo sapeva perché noi volevamo che nessuno sapesse. È ormai dal lontano 1987 che l'U.R.S.S. ha conquistato Venere. Gli americani si concentrarono su Marte senza produrre risultati: sonde, piccoli robot, capsule per il rilevamento atmosferico. Hanno speso i loro soldi per niente, per fortuna in Russia i soldi non contano e noi abbiamo sfruttato più risorse. Le prime missioni sono fallite per la scarsa visibilità, non si riusciva a vedere dove si atterrava e devo ammettere che qualche nostra astronave si è schiantata al suolo.»
«Con equipaggio o senza?»
«Con alcuni sfortunati cosmonauti.»
«Lei parla dell'U.R.S.S. e dei soldi che non contano, forse non sa che l'Unione Sovietica non esiste più.»
«Io non riconosco il sistema di governo russo attuale, sono un ufficiale dell'Armata Rossa.»
«Ma c'è ancora, in Russia.»
«No. Quando il muro è caduto, hanno perso il controllo su di noi e qui su Venere è sopravvissuto un piccolo ritaglio di socialismo del popolo.»
«Va bene, credo sia meglio parlare d'altro. Ha letto il romanzo italiano “Archon”?»
«Bello! Mi è piaciuto molto. Soprattutto perché i cattivi fanno parte di un regime nazista. È stata dura nel 1941, quando ci invasero...»
«Ma... quelli del libro non sono mica tedeschi. Ma lei, l'ha letto davvero?»
«Non è spiegato chi sono, ecco... io dico che i tedeschi nel 2900 circa, credo, conquistano il mondo eppoi noi, con l'Armata Rossa entriamo in gioco e...»
«No, lei non ha letto un bel niente... ma perché allora si è fatto intervistare?»
«Perché è dal 1991 che nessuno mi parla. Sono rimasto solo su questa base spenta in mezzo alla nebbia, fuori di qui c'è una temperatura di 400 gradi e per tornare sulla Terra dovrei fare 40 milioni di km. A piedi, naturalmente, perché l'ultima Soyuz in orbita è precipitata nel 2004.»
«Ho capito, per questo ci ha telefonato per l'intervista.»
«Si, ora se io...»
«Forse c'è stato un equivoco, la metto in contatto col nostro centralino: le fornirà il numero di un'ottima agenzia di viaggi, vedrà che le troveranno un low cost per tornare. Buonasera.»
«No, aspetti...»
«tuuu... tuu... tuu...»

sabato 26 gennaio 2013

Arrivano



Ma non c'è modo di trattare un accordo con questi uomini che vi stanno cercando?
  Da tutte le teste contemporaneamente come un riflesso condizionato arrivò un “No”.

domenica 13 gennaio 2013

Voglio quel pianeta!


Agli inizi degli anni 2000 le economie mondiali collassarono. Il sistema capitalista aveva dominato la società per un certo periodo, creando diseguaglianze, ma anche benessere, soprattutto per i paesi industrializzati.
Quando ci si rese conto che la moneta non era più un valore e le nazioni in via di sviluppo avrebbero preso il sopravvento, si ricorse alla guerra.
Una nuova arma rese inutilizzabili gli ordigni atomici, ma chi la usò non poté avvantaggiarsene: venne derubato e così anche i suoi arsenali furono neutralizzati. La Terra quindi non si autodistrusse, ma piombò in una guerra tradizionale totale e sanguinosa che durò per molti anni.
Una fazione alla fine unificò il mondo sotto la dittatura del “Tiranno”.
Il nuovo ordine fu accettato dai popoli perché riportò la pace, anche se tolse molte libertà. Come è successo in tutte le guerre i progressi tecnologici furono notevoli e già nel 2400 la prima Flotta Terrestre riuscì ad aggredire il sistema Sirio: il governo “nazionalista” della Terra non era interessato all'amicizia con “E.T.”, voleva solo sottometterlo.
In 100 anni fu creato l'Impero dei tre sistemi: Sole, Sirio e Luyten.
Un gruppo di dissidenti in fuga, in un giorno in cui la libertà vinse il duello con l'oppressione, riuscì a raggiungere il secondo pianeta della stella Proxima Centauri. Non valeva la pena di inseguirli: quel mondo era stato classificato dall'Impero come “privo di risorse”.
Ma oggi, a trecento anni da quell'evento, l'attuale Imperatore ormai vecchio e malato scopre che quei fuggitivi vivono ancora di una vita incredibilmente allungata: forse sono immortali.
Il pianeta, che lui stesso aveva battezzato col nome di Archon diventa la sua prossima preda.
 


 
"Li vedo! Stanno arrivando... una squadriglia di tre e altri nove in avvicinamento sul radar. Preparatevi a far fuoco, al mio segnale."

"Ricevuto capo, ne ho altri sei in arrivo a ore nove."

"Rimani in formazione, lupo 3... è un ordine!"
Lo scontro fu devastante.


  I terrestri, come al solito, si buttarono nell'ennesima campagna di aggressione a un mondo pacifico; senza preoccuparsi delle perdite, ricevute e causate. E senza pensare a quello che stavano per scatenare.