giovedì 25 gennaio 2018

Ho deciso, scriverò un libro!


In quanti abbiamo pensato questa frase prima di metterci all’opera convinti che avremmo creato un capolavoro?
Io l’ho fatto! Non il capolavoro... intendo dire che ho scritto il primo libro nel 2009, poi ho preparato la sinossi e la lettera di presentazione e ho iniziato a molestare le case editrici con i miei pacchi che regolarmente sono finiti al macero.
La storia potrebbe finire qui, se il passo non scatenasse tutta una serie di conseguenze. Prima fra tutte le veloci risposte delle EAP, le case editrici a pagamento, con preventivi esosi e lettere aggressive degne dei più appiccicosi venditori di pentole.
La seconda conseguenza, forse la più pericolosa, è la risposta di editori Free che non chiedono nessun tipo di contributo e offrono un contratto di edizione con copie omaggio e royalties alte. Beh, se uno è inesperto come lo ero io abbocca come un luccio.
Nel contratto che ho firmato si dichiara una stampa di duemila copie e c’è una clausola che permette all’editore di continuare a vendere le copie in giacenza anche nel caso di rescissione. Ebbene, un amico grafico mi ha fatto notare la differenza tra la copertina di un libro prodotto dalla grande distribuzione e la copertina del mio: si nota, piccolissima, la retinatura. Ciò è dovuto alla stampa di grosse tirature, cosa che non fanno i piccoli editori, che di solito stampano dieci copie alla volta e se serve anche una sola.
Che dire, sono stato un fesso e oggi, a contratto rescisso ormai da tre anni, mi ritrovo il romanzo Archon ancora in vendita e tutto a norma di legge. C’est la vie.
Essendo nel pieno possesso dei diritti del libro e non avendo la minima intenzione di comprare le copie necessarie a liberare il “prigioniero” l’ho rivisto e migliorato, sottoposto a una nuova revisione e ripubblicato col titolo “Il Pianeta di Zeist”.
Finisce qui? Per niente, a questo punto entrano in gioco le recensioni di Amazon. E grazie a troll che trolleggiano allegramente “Archon” risulta migliore de “Il Pianeta di Zeist”.
Particolarmente spassosa è la recensione di Zanon Romano bombardata con due stelle:
La prima parte sembra tratta dalle solite ribellioni degli imperi galattici, tipo guerre stellari. Poi lo scenario cambia e la trama si svolge sul pianeta Zeist ma la storia si svolge in modo così noioso che mi sono stancato di leggerlo e chissà se lo finirò di leggere”
A parte il fatto che ha acquistato il libro nell’unico mese che è stato gratis, si vede benissimo che non l’ha letto! Nel libro non c’è nessun pianeta Zeist, il pianeta si chiama Archon ed è abitato da un alieno multicorpo chiamato dagli umani Zeist. Scorrendo le altre recensioni che ha scritto il nobile scrittore cosa si scopre? Che ha recensito anche il suo libro “Diario di Guerra e Amore”, naturalmente con 5 stelle.
No, direi che non si può combattere in queste condizioni. Quindi, a chi venisse in mente la malsana idea di scrivere un libro voglio dare un consiglio: pensa prima di tutto alla tua salute e risparmia tutto quel tempo che sprecherai. Ti assicuro che non ne vale la pena.

Nessun commento:

Posta un commento